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Su Windows 7 può succedere che dispositivi interni collegati a canali SATA (HDD, SSD, lettori e masterizzatori di CD/DVD/Blu-ray), vengano visualizzati sulla tray-bar nell'icona della "Rimozione sicura dell'hardware", in modo simile a quanto avviene per pendrive/dischi USB o altre periferiche esterne. Non è un grosso problema, però può essere fastidioso perché è possibile disconnettere inavvertitamente una periferica, costringendo l'utente al riavvio del sistema per renderla nuovamente accessibile.

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I controller per dischi SATA si possono configurare per lavorare in diverse modalità: emulazione IDE (lo standard della vecchia versione dell'interfaccia ATA, più nota come PATA), AHCI (che consente di utilizzare alcune funzionalità avanzate come hot swapping e NCQ) e RAID (per usare un gruppo di dischi come se fossero una sola unità).

I sistemi operativi Microsoft, a partire da Windows Vista (quindi anche Windows 7 e Windows 8.x) supportano in modo nativo la modalità AHCI. La scelta della modalità di lavoro dei controller andrebbe impostata nel BIOS/UEFI prima di installare il sistema operativo, tuttavia non sempre ciò accade e a volte si ha la necessità di cambiarla. Un caso frequente è quando si passa dalla modalità IDE-compatibile a quella AHCI perché si cambia il sistema operativo (per esempio, da Windows XP a Windows 7).

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Questa terza (ed ultima) parte della guida riguarda essenzialmente la configurazione del sistema e della memoria. Verranno privilegiate le impostazioni che migliorano la stabilità o le prestazioni, a seconda della loro effettiva convenienza. Verrà spiegato a cosa servono le impostazioni più importanti, in modo che possiate decidere quali siano più indicate per il vostro sistema. Qualunque computer moderno, dotato di una CPU di classe Intel Core 2 Duo (circa settembre 2006) e di adeguata quantità di memoria RAM (minimo 4 GiB) è in grado di reggere senza alcuna difficoltà il carico di lavoro aggiuntivo richiesto da impostazioni più conservative. Se avete sistemi meno potenti, dovete prima provare l'impostazione più "pesante" e, in caso di perdita di prestazioni, cambiarla.

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Microsoft, per i suoi prodotti Windows e Office, impone un limite al numero di attivazioni eseguibili on-line o telefonicamente. È possibile evitare ripetere la lunga, noiosa (e limitata) procedura di attivazione facendo un backup dei dati di attivazione del sistema. Tali informazioni dipendono dalla configurazione hardware del computer su cui gira Windows e sono memorizzate in un file (tokens.dat) all'interno di una complicata struttura di sottocartelle. Per esempio in Windows 7 il percorso è C:\Windows\ServiceProfiles\NetWorkService\AppData\Roaming\Microsoft\SoftwareProtectionPlatform\tokens.dat.

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In questa seconda parte della guida completiamo la configurazione della sezione Amministrazione. Imposteremo inoltre alcune opzioni di sistema a salvaguadia della privacy e disabiliteremo molti effetti grafici che possono rallentare il sistema o renderlo meno reattivo.

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