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La battaglia del prof. Cantaro
#1
Ho iniziato ad usare sistemi linux dal 2008, anche grazie agli articoli e alle guide del compianto prof. Cantaro.
Credo di essermi reso autonomo in termini informatici, gestendo i diversi sistemi ed aiutando anche alcuni amici.
Purtroppo devo constatare che, ogni qual volta c'è da fare una nuova installazione, in particolare in dual boot con windows, i problemi si moltiplicano.
Oggi, per fare una installazione funzionante in dual boot, occorre una discreta conoscenza informatica e non sempre si ottiene il risultato. 
Anche su questo forum sono tante le discussioni che affrontano il problema.
In questi giorni sono reduce dal tentativo di installare la mia distro debian in dual boot con windows10. 
Leva il secure boot, leva il fast boot, occhio all'Uefi, sei in Gpt o Mbr, grub non si avvia, sono riuscito ad avviare grub ma è sparito windows, windows modifica arbitrariamente l'ordine di boot etc. etc.
Alla fine mi sono acconciato ad avere 2 sistemi in 2 dischi e scegliere l'avvio dal bios, con la frustrazione di non avere imparato nulla in tutti questi anni.
Naturalmente non mi sogno più di propormi ad installare linux agli amici, pena la brutta figura o addirittura di rovinare l'installazione di windows che magari hanno acquistato di recente.
Constato che microsoft è riuscita a migliorare di molto windows ma, in accordo con i produttori di pc, ha praticamente fatto fuori la concorrenza. Esattamente come già fatto da Apple, il sistema chiuso che più chiuso non si può.
Ripenso alla battaglia del prof. Cantaro per l'informatica libera bene dell'umanità: penso che questa guerra la stiamo perdendo.
L'informatica libera si avvia a diventare materia di una ristretta cerchia di adepti, apprendisti stregoni.
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#2
Non sarei così pessimista. Microsoft sta spingendo per far utilizzare sempre più Windows 11 (che attualmente usa solo il 26% , gli altri restano con 10) ma occorrono pc molto recenti e non tutti se lo possono permettere, cosa che porterà o a rimanere in W10 o passare a Linux. I problemi del boot li hai solo se vuoi per forza continuare ad usare Windows. Uso Linux dal 2000, Iniziai con Debian, il kernel 2.2 ed il bootloader LiLo. All'inizio in dual boot con windows, ora da oltre 15 anni sulle mie macchine ho solo Linux, e nessun problema di boot. Usando Linux ho imparato molto e nei fatti, sul lavoro dove per esigenze di software specifico usiamo solo Windows, Quando succede qualche intoppo che i miei colleghi non riescono a risolvere, prova ad indovinare a chi chiedono di dargli una mano? La cosa per me è comica. Fans di Windows (i colleghi) che chiedono ad un utente Linux di tirarli fuori dagli impicci. Senza contare il fatto che la stragrande maggioranza delle macchine server monta sistemi linux o unix like. Frequentando poi i vari Linux Day ed i forum dedicati non siamo poi così in pochi ad usare il pinguino. 000012
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#3
Anche io ho iniziato nel 2008 con lòe guide di Antonio.
è vero quello che dici, ma ricorda che Antonio ci ha insegnato a pensare (insegnato a pescare, come spesso ripeteva).
Non  mi arrenderei ma cercherei di migliorare le poche conoscenze che abbiamo con un piccolo sforzo di volontà.
(Ovviamente questo è il mio personalissimo pensiero)
Buon Linux  20
Ho imparato a pescare; il mio maestro mi ha insegnato bene.   20
Ubuntu 22.04 Jammy - Ubuntu Budgie 22.04 Gnome - MX-19
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#4
Ciao, anche io uso Linux dal 2008; la mia prima installazione era Ubuntu dell'epoca (se non erro era Hardy Heron), ma i miei primi approcci risalgono al 2006 con Slax live (quando all'epoca era basata su slackware con kde 3)
Posso dire una cosa a riguardo le installazioni di oggi e i grossi cambiamenti che ci sono stati.
Uno degli errori comuni è attribuire a Microsoft le colpe del funzionamento del nuovo BIOS chiamato UEFI; l'unica colpa che si può  attribuire a Microsoft è stato quel Secure Boot che ha fatto implementare con arroganza nei sistemi UEFI, ma UEFI, se viene usato senza quel Secure Boot noterai come le cose sono totalmente diverse da quello che si crede.
Una cosa che fa confondere poi ulteriormente i vecchi utenti che veniamo tutti dai vecchi BIOS è il concetto di usare UEFI come se si stesse ancora usando il BIOS è qui che si va in frustazione.
UEFI effettivamente è molto diverso dal BIOS e se si ragiona con UEFI appunto come UEFI e non come BIOS le cose sono molto più semplici di quello che si crede anche se penso che alcuni tools sarebbero richiesti per migliorare alcune cose.
Un errore comune con UEFI è quello di cercare di trovare un modo come configurare il GRUB per avviare tutto, ma se tu installi tutti i sistemi che vuoi, se noti da UEFI puoi avviare da li tutti i grub che vuoi.
Un ottimo boot manager che semplifica ancora di più le cose è Refind che si comporta proprio come il vecchio GAG per Bios solo che lui riconosce addirittura in automatico tutti i sistemi installati (anche se in alcuni casi necessita di alcune configuraziuni aggiuntive).
Io ad esempio con refind riesco ad avviare anche distro live.
Io penso che ogni disco sul pc dovrebbe avere queste configurazioni per rendere tutti i dischi indipendenti e poi far scegliere a UEFI la partizione da avviare.
Io ad esempio ho 2 dischi: sda e sdb.
Li ho configurati in questo modo e penso che potrebbe essere uno standard fisso per metterci ogni cosa:

sda1: fat32 (per eventuali boot legacy)
sda2: fat32 (UEFI)

sdb1: fat32 (per eventuali boot legacy)
sdb2: fat32 (UEFI)

Perchè questa combinazione ?
Semplice i dischi si rompono ed è inutile pensare di far fare a ognuno di questi il lavoro di caricare tutti i sistemi del proprio pc; molto meglio rendere tutti i dischi indipendenti e far scegliere il sistema da avviare a UEFI stesso oppure da Refind che ho installato sia in sda2 che in sdb2.
Se si capisce questo concetto diventa tutto semplicissimo.
Ciao
Francesco bat
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#5
Non volevo aprire una discussione tecnica ma fare solo delle considerazioni.
Chi è intervenuto conferma che appartiene alla generazione figlia del prof. 
Abbiamo imparato e ci siamo resi autonomi.
Mi chiedo: quanti nuovi utenti, senza basi informatiche, potranno installare oggi in autonomia una distro linux ??
Mi riferisco alla situazione tipo di chi, muovendosi a suo agio in windows, vorrebbe anche provare una distro linux ma senza abbandonare windows.
Se non riesce neanche ad installarla ??
Spero di aver chiarito il pensiero
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#6
Oggi le distro Linux sono molto più semplici da installare rispetto ad un tempo. Quando qualcuno vuole provare linux gli faccio acquistare un nuovo HD ( se la possono cavare con 50 €) su uno lasci Windows ed i suoi ammennicoli, su quello nuovo installi Linux, e sul medesimo disco il grub. All'avvio del pc scegli dal menu di avvio (di solito premendo F8, ma può cambiare secondo la marca della MB) quale SO usare. Windows non vede l'installazione Linux e siamo tutti felici e contenti. 000016
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#7
(08/04/2024, 10:27)SuBuntuEste Ha scritto: Non volevo aprire una discussione tecnica ma fare solo delle considerazioni.
Chi è intervenuto conferma che appartiene alla generazione figlia del prof. 
Abbiamo imparato e ci siamo resi autonomi.
Mi chiedo: quanti nuovi utenti, senza basi informatiche, potranno installare oggi in autonomia una distro linux ??
Mi riferisco alla situazione tipo di chi, muovendosi a suo agio in windows, vorrebbe anche provare una distro linux ma senza abbandonare windows.
Se non riesce neanche ad installarla ??
Spero di aver chiarito il pensiero

Io ho comiciato con linux nel '98 se non ricordo male, quando trovavi i CD allegati alle riviste informatiche in edicola e quando ti andava bene e non avevi da ricompilare il kerel, come minimo dovevi bestemmiare due giorni per far funzionare i driver audio, la stampante o la tastiera non US.
Per cui mi fa sorridere sentir dire che installare linux è complicato.

Non sono un "fondamentalista linuxiano" per il quale il sistema debba essere elitario ed inutilmente complicato, tuttavia oggigiorno siamo abituati ad usufruire di qualsiasi prodotto a scatola chiusa senza capire nè come funziona, nè cosa ci sta dentro e questo è un male perchè ci rende meno capaci, meno autonomi e meno indipendenti.
Direi addirittura che grazie a questo sistema la nostra capacità di ragionare si atrofizza.

Per cui ben venga un po' di sbattimento nel fare questo tipo di cose: è l'equivalente della passeggiatina quotidiana che ti protegge dall'artrite e dai problemi di circolazione sanguigna...
________________________________________________________
Sono così avanti che quando mi guardo indietro vedo il futuro.
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#8
Io ho cominciato nel 2009 con linux e più precisamente Ubuntu che non è forse il massimo ma per questioni lavorative a quello mi sono dovuto rivolgere e oggi non lo cambierei per niente al mondo. Il prof. ci ha insegnato a pescare come diceva qualcuno prima e quello dobbiamo fare magari cercando di aiutarci a vicenda perché la pesca d'alto mare è diversa da quella a riva.
Di UEFI, MBR, Security Boot ci ho sempre capito e ci capisco poco eppure grazie a questo forum e senza aver fatto mai studi scientifici - un diploma al liceo classico e una laurea in giurisprudenza credo sia quanto di più lontano ci possa essere dall'informatica in termini di preparazione e studi - prima grazie al forum del majorana e ora grazie a questo nostro sono andato avanti arrivando a comprare i componenti di un pc, montarlo e installare un sistema operativo così come sono anche riuscito ad installare su un portatile ubuntu in dual boot con windows che non uso ma che, avendo la licenza insieme al pc, mi sembra fuori luogo piallare, non si sa mai. Anzi a dire il vero oltre a windows su questo pc ho partizionato e installato due diverse versioni di Ubuntu.
A lavoro purtroppo uso windows sia 10 che 11 e i tecnici mi vorrebbero con loro perché ho sistemato diversi computer arrivando ad installare periferiche che loro non riuscivano ad installare sia sul computer in dotazione che su quello dei colleghi.
Credo che la chiave per aprire tutte le porte sia la condivisione e non solo ci credo ma la applico; questo forum ne è la prova.
Una petizione per il prof. Cantaro
Da solo avrò un'idea, in due potremmo averne tre, in tanti troveremo la soluzione migliore.
Sconosco l'inglese e mi rifiuto di impararlo
Affettuosamente Buona Vita
[Immagine: il-insta2.png]
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#9
ma allora io sono uno dei più "giovani", natale 2010.
un mio amico dell'umbria mi fece vedere ubuntu in estate e incominciai a cercare su internet e mi imbattei nelle guide sul partizionamento del prof; avevo dei dubbi e così senza troppe speranze gli mandai un'email e invece con mio stupore (ma poi conoscendolo non c'era da stupirsi) mi rispose e a natale ho fatto il grande passo (ubuntu 10.10)...

ci sono uomini che, pur non essendo grandi eroi famosi, cambiano le vite di molte persone che incrociano il loro cammino, grazie ancora prof Heart
Scusate il ritardo... 
Usate l'errore come chiave di ricerca su Google
Prof Antonio, quanto ci manchi...   0038
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#10
Io avevo provato qualche cd di distro Linux trovati nelle riviste, senza grandi successi, alla.  fine degli anni 90'. Poi il 1 aprile del 2000 la svolta. Acquistai in cartoleria un cofanetto della SuSE 7.0, con 7 cd e relativo manuale. Riuscii ad installarla sul mio pc in dual boot con Windows (all'epoca il bootloader era LiLO ed il kernel 2.x) In seguito ho installato anche Debian e in seguito per qualche anno Ubuntu, sempre in dual boot con Windows. Adesso sono ormai 10 anni che ho definitivamente abbandonato windows, per installare sulle mie macchine sono Linux, Attualmente uso Arch Linux come distro proncipale e Debian, che non ho mai abbandonato che uso io come muletto e mia moglie come distro standard.
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