09/01/2020, 13:17
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10/01/2020, 11:37 da gfast.)
Dopo gli ultimi aggiornamenti di dicembre di Win7, e dopo aver scaricato alcuni film, serie tv e documentari da siti un po' loschi, alcuni scaricati via vpn, il portatile ha cominciato a rallentare in maniera incontrollabile. Dopo vari tipi di analisi mi sono persuaso che non era solo questione di sistemi o di virus, ma che il disco- che compie 10 anni a luglio- è ormai in fase di declino. Infatti il rallentamento non riguardava soltanto windows ma anche linux.
Non avendo la possibilità di usare l'unità ottica, rotta, per reinstallare o riparare win7, mi sono rassegnato a win10, che avevo già provato l'estate scorsa, ma non mi aveva convinto nella gestione energetica.
Insomma, per abbreviare, ho tolto il disco vecchio HD (640GB) e l'ho sostituito con un ssd kingston hyperx sauvage (240 GB); vi ho installato win 10 dallo strumento usb apposito, e con sorpresa e soddisfazione ho constatato che stavolta la gestione della batteria è tutto sommato accettabile.
In effetti prima tale gestione era preimpostata davvero ottimamente con un felice innesto di programmi windows e acer preinstallati, e lo switch tra le due schede grafiche- integrata intel e dedicata ati, così come lo spegnimento dell'unità ottica, erano automatici. Quando avevo installato win10 la prima volta avevo cercato di rifare tale situazione, cercando di reinstallare quasi tutti i driver e i programmi precedenti, ma la cosa non era riuscita del tutto. Questa volta invece ho lasciato fare tutto a win 10, e devo dire che, anche se non alla perfezione come prima, la gestione della batteria è più che buona, considerando anche i dieci anni di vita del portatile. Avvio, spegnimento e avvio programmi sono ottimi.
Ritrovandomi poi un HD di 640 GB svuotato e ripulito, che il programma Dischi mi dice essere OK ma avere 204 settori danneggiati, l'ho montato con un adattatore nell'alloggio del disco ottico e vi ho fatto due partizioni ext4, una swap e una ntfs. Nella prima partizione ext4 ho installato Lubuntu 18.04.3, che mi sembra funzionare bene.
Il grub di lubuntu l'ho voluto mettere nel suo stesso disco ( sdb- windows lo chiama D:, il bios IDE1; mentre quello dov'è win10 è sda, C:, IDE0). Nel bios è impostata la modalità AHCI.
Ora questo secondo disco, come mi aspettavo ( pur non conoscendo bene tutta la problematica), non viene visto all'avvio; compare soltanto un IDE1 nell'elenco dei dispositivi alla voce Boot del bios, ma nessuna voce se premo il tasto F12 per sceglierlo.
Così ho usato una vecchia scheda sd ( circa 60MB), dove avevo installato tempo fa un grub4dos, nel cui menu c'è una voce per il disco in questione: scegliendo tale voce parte il grub, da cui posso avviare lubuntu o win10. Se invece avvio senza questa sd si avvia direttamente win 10.
Voglio sapere se l'uso di questo metodo per avviare i due sistemi e dischi può andare, o se vi sono eventuali gravi controindicazioni. Quale sarebbe il modo migliore?
La partizione ntfs del secondo disco, di circa 300GB, compare nel file manager di win 10, come disco D:- come ho già detto. Devo attivarla in Gestione Disco per poterla usare, o è indifferente?
Non avendo la possibilità di usare l'unità ottica, rotta, per reinstallare o riparare win7, mi sono rassegnato a win10, che avevo già provato l'estate scorsa, ma non mi aveva convinto nella gestione energetica.
Insomma, per abbreviare, ho tolto il disco vecchio HD (640GB) e l'ho sostituito con un ssd kingston hyperx sauvage (240 GB); vi ho installato win 10 dallo strumento usb apposito, e con sorpresa e soddisfazione ho constatato che stavolta la gestione della batteria è tutto sommato accettabile.
In effetti prima tale gestione era preimpostata davvero ottimamente con un felice innesto di programmi windows e acer preinstallati, e lo switch tra le due schede grafiche- integrata intel e dedicata ati, così come lo spegnimento dell'unità ottica, erano automatici. Quando avevo installato win10 la prima volta avevo cercato di rifare tale situazione, cercando di reinstallare quasi tutti i driver e i programmi precedenti, ma la cosa non era riuscita del tutto. Questa volta invece ho lasciato fare tutto a win 10, e devo dire che, anche se non alla perfezione come prima, la gestione della batteria è più che buona, considerando anche i dieci anni di vita del portatile. Avvio, spegnimento e avvio programmi sono ottimi.
Ritrovandomi poi un HD di 640 GB svuotato e ripulito, che il programma Dischi mi dice essere OK ma avere 204 settori danneggiati, l'ho montato con un adattatore nell'alloggio del disco ottico e vi ho fatto due partizioni ext4, una swap e una ntfs. Nella prima partizione ext4 ho installato Lubuntu 18.04.3, che mi sembra funzionare bene.
Il grub di lubuntu l'ho voluto mettere nel suo stesso disco ( sdb- windows lo chiama D:, il bios IDE1; mentre quello dov'è win10 è sda, C:, IDE0). Nel bios è impostata la modalità AHCI.
Ora questo secondo disco, come mi aspettavo ( pur non conoscendo bene tutta la problematica), non viene visto all'avvio; compare soltanto un IDE1 nell'elenco dei dispositivi alla voce Boot del bios, ma nessuna voce se premo il tasto F12 per sceglierlo.
Così ho usato una vecchia scheda sd ( circa 60MB), dove avevo installato tempo fa un grub4dos, nel cui menu c'è una voce per il disco in questione: scegliendo tale voce parte il grub, da cui posso avviare lubuntu o win10. Se invece avvio senza questa sd si avvia direttamente win 10.
Voglio sapere se l'uso di questo metodo per avviare i due sistemi e dischi può andare, o se vi sono eventuali gravi controindicazioni. Quale sarebbe il modo migliore?
La partizione ntfs del secondo disco, di circa 300GB, compare nel file manager di win 10, come disco D:- come ho già detto. Devo attivarla in Gestione Disco per poterla usare, o è indifferente?