Da un punto di vista di percorso, sarò anche arrivata ieri raggiungendo Agrigento ma, come chi arriva a Santiago de Compostela e capisce che deve spingersi oltre fino a Finisterre
e al km 0, io ieri non ero realmente arrivata alla fine del mio cammino. Oggi mi sono spinta da San Giovanni Gemini all'Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, su due salite che hanno messo a dura prova i miei polpacci ma che non hanno fatto altro che farmi apprezzare ancora di più la misticità di questi posti. Albe in cieli ovattati, foreste verdeggianti, pace e tranquillità sono solo poche delle cose che troverete nei luoghi della Santuzza, e ve lo dice una miscredente come me che ha trovato accoglienza e serenità in un posto sperduto arroccato a 1000 metri di altezza in mezzo al verde. Se c'è una cosa che ho imparato lungo il cammino da tappe come Corleone e Prizzi, è che le salite valgono sempre la pena, specialmente quelle più dure.
Daria: un cammino a brevi tratte e forti emozioni: V Tappa_Variante.1
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